Nella foto Alessandro Settineri
Nella foto Alessandro Settineri

Ospite di “In panchina con…" storica rubrica della nostra testata, vi è Alessandro Settineri allenatore professionista dal 2013 che ha accettato con piacere di rispondere alle nostre domande. Due chiacchiere sul calcio di casa nostra, delle formazioni più vicine a noi, ma con la voglia di tornare a sedersi in panchina. 

Mister Settineri, che sia in panchina o meno, non smette mai di visionare partite e aggiornarsi, che idea si è fatto fin qui dei campionati di Serie D, Eccellenza e Promozione? 
“Credo che oggi sia fondamentale avere la piena conoscenza della categoria e dei suoi componenti selettivi, che sia Serie D o Eccellenza poco importa, l'importante è a mio avviso, avere più report possibili su calciatori squadre società in modo tale da non avere problemi e sembrare provveduto, non appena si viene chiamati in causa. In questo momento in cui non alleno nel fine settimana cerco di visionare quante più partite possibili, non solo con la presenza fisica, ma attraverso la visione di video e partite trasmesse, accompagnato da software di analisi della performance che mi danno dei dati oggettivi su molti calciatori”

La programmazione è fondamentale

Possiamo chiederle che effetto le fa rimanere alla finestra? 
“Di certo non è un effetto piacevole o di benessere rimanere al momento spettatore non protagonista, ma oggi ho la consapevolezza che scegliere bene diventa importante, è fondamentale, per cui spesso mi sono potuto permettere il lusso di dire no, anche per un discorso di logistica. Insegnando a scuola preferisco rimanere vicino a casa E’ innegabile che non vedo l'ora che arrivi una chiamata che reputo valida, sedermi in panchina, con un minimo di programmazione soprattutto, se questa arriva dalla serie D”. 

Alessandro Settiner durante una partita con il Ragusa

Pur aver avendo parecchie trattative, lo sappiamo, cosa riserva il suo futuro?
Come detto poc'anzi, spero che al più presto arrivi qualcosa di positivo, perché per fare in modo che un allenatore faccia bene, necessita di più fattori, oggi sempre più difficili da trovare, raggruppate all'interno di un'unica società. Nell'attesa, continuo a studiare e capita a volte di fare formazione ai giovani allenatori”.

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Settineri: “A pagare sono gli allenatori che poi perdono la panchina. Sicuri che tutti i direttori sportivi nel loro lavoro siano capaci?”
 

Alessandro Settineri, fin qui tanti cambi di panchina. Cosa succede secondo lei? Poca pazienza da parte di chi vuole risultati immediati o c'è dell'altro?
“Vi sono stati tanti cambi di allenatori soprattutto in D, ma anche in Eccellenza ci sono tanti cambi di panchina perché alla base vi è una scadentissima qualità nella programmazione, nel condividere un'idea, ma soprattutto vi è una carenza di direttori capaci di creare le condizioni tecniche e gestionali tali da poter fare operare l'allenatore nelle migliori condizioni. Francamente qualche allenatore si ritrova non per meritocrazia seduto in panchina, ma questo è un lungo discorso che tutti conosciamo e che tutti nascondiamo.. A mio avviso bisognerebbe spostare il focus anche sulla capacità dei direttori sportivi che quasi mai pagano per le colpe che hanno o per i disastri che riescono a fare…So bene che posso risultare impopolare ma è ciò che penso. Credo che questo termine direttore sia molto abusato nel calcio dilettantistico".  

Mister Settineri per chiudere, cosa ne pensi invece di questo uso dei social con video e altro?
“I social hanno amplificato sia le cose positive del calcio dilettantistico ma hanno dato la possibilità a tanti di presentarsi per come non sono nella realtà. Chi non conosce realmente questa materia e si affida ai social, può anche prendere qualche abbaglio. Capita che si ascolta un allenatore in conferenza o un direttore sportivo parlare della propria formazione che poi, non corrisponde a verità". 

 


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