In Sicilia come è cambiato il ruolo dell'allenatore?
Negli ultimi anni è cambiato il ruolo dell'allenatore. Parliamo di calcio siciliano che viviamo più in prima persona
Nelle ultime stagioni di questo calcio siciliano in crescita per alcuni aspetti è emerso un dato. E’ totalmente cambiato il ruolo dell’allenatore.
Fino a qualche stagione addietro in Sicilia gli allenatori erano per lo più rivali, tra competizione e invidia, che non se le mandavano a dire.
Il ruolo dell'allenatore è cambiato
Oggi, al di la delle simpatie o antipatia e dei rapporti personali, questo ruolo è assolutamente cambiato.
Vi è un maggiore confronto tra tecnici siciliani (parliamo di loro in questo caso) che oltre ad aggiornarsi e a studiare non vedono più l'allenatore della squadra avversaria come un rivale ma come un “collega” con il quale potersi confrontare.
Ovviamente non mancano gli screzi, il nervosismo dovuto al risultato o a errori che nel corso dei 90' mettono in difficoltà gli allenatori, non sempre arbitrali, ma al triplice fischio ci si incontra, si dialoga commentando la partita confrontandosi sulle due compagini. Il sano agonismo c'è e non può mai mancare tra un allenatore e l'altro. Un ruolo che non si ferma all'allenamento in sè ma che diventa educatore e psicologo nella maggior parte dei casi.
In Sicilia cresce il gioco delle compagini delle varie categorie
C'è maggiore rispetto del lavoro altrui. Interessante scoprire come in ogni categoria vi è maggiore attenzione e voglia di far esprimere ai propri calciatori un bel giorno, grazie al quale si mettono in evidenza “trame” piacevoli e che divertono il pubblico.
Sono discorsi emersi nelle ultime puntate de “Al Bar de Lo Sport Web” in cui si è notato che sono finiti i tempi delle “sfide” e la “rivalità” tra allenatori e di quella palla lunga e pedalare. Insomma le nuove leve, quei giovani tecnici che si sono contraddistinti in questi anni studiando hanno permesso agli altri di lavorare e studiare come non accadeva in passato.
Una cosa è certa, riteniamo fondamentale anche il lavoro svolto dall'Aiac siciliana e ai gruppi provinciali cresciuti a vista d'occhio che hanno messo al centro l'allenatore e la sua preparazione.
Poi è chiaro che la competizione esiste da sempre e la concorrenza non può mai mancare. Dispiace che molti allenatori negli ultimi anni non abbiano trovato spazio.
Adesso crediamo sia fondamentale che crescano le società per diversi aspetti di cui parleremo più avanti. Un problema legato alla mentalità che c'è in Sicilia che può anche cambiare o modificare l'operato dell'allenatore tra settore giovanile, strutture e quanto altro di cui parleremo più avanti.
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