nella foto la giornalista Angela Sciuto
nella foto la giornalista Angela Sciuto

Un nuovo spazio di approfondimento fa il suo esordio sulle pagine de LoSportWeb.com a cura del nostro Davide Villaggio, dedicato ai giornalisti e ai tifosi che seguono da vicino le sorti del Catania.

Di Davide Villaggio

“Chiacchiere rossazzurre” è il nome della rubrica che ci accompagnerà in questo viaggio alla ricerca di giornalisti e tifosi del Catania interpellati sulle vicende rossazzurre.

Ai microfoni de Lo Sport Web è intervenuta la giornalista e tifosa del Catania Angela Sciuto, che lavora per il format sportivo Cataniamente in onda su RSC e condotto dall’amico e collega Luigi D’Angelo.

Angela, innanzitutto grazie a nome mio e della redazione de Lo Sport Web per l'invito accettato. Catania si prepara alla festa promozione nell'ultima di campionato al Massimino: che atmosfera ti aspetti?

“Grazie a voi per l’invito. Domenica mi aspetto la festa di un’intera città. Poco più di un anno fa molti tifosi dicevano che non avrebbero più seguito il Catania perché non sarebbe stato quello storico. La nuova società in questo senso ha fatto un grandissimo lavoro per nulla facile e per niente scontato, coinvolgendo tutti i tifosi come se nulla fosse successo. In realtà i tifosi veri conoscono bene le difficoltà affrontate negli ultimi anni, e quindi domenica credo sia la rivalsa di un’intera città. Da giornalista e da tifosa sono orgogliosa di come la piazza ha risposto, con il sold out dei biglietti a disposizione per il match arrivato in brevissimo tempo”.

Una stagione trionfale ha portato il Catania a raggiungere diversi record. Te lo immaginavi così il ritorno tra i professionisti del club etneo?

“Non mi aspettavo una risalita così facile. Mi aspettavo una stagione molto più complicata e con più insidie. Ovviamente, anche se tutto è sembrato semplice, non credo lo sia stato confermarsi domenica dopo domenica. Vincere non è mai scontato e se ci siamo riusciti il merito è del grande senso di abnegazione e sacrificio di squadra e dirigenza. Non era facile calarsi mentalmente nella categoria. Credo che la gestione e la programmazione della società siano state impeccabili”.

La società, com'è giusto che sia, non vuole fermarsi e ambisce alla vittoria del prossimo campionato di Serie C. Cosa servirà, secondo te, per emulare il percorso di squadre come Ternana o Catanzaro?

“Carra, Grella e Pelligra sono persone ambiziose che non lasciano nulla al caso. Vogliono vincere anche l’anno prossimo, anche se non sarà facile: la Serie C è un campionato pieno di insidie. Secondo me non serve solo spendere tanti soldi così come hanno fatto Catanzaro e Ternana, ma che ci siano le idee chiare e che si possano scegliere le pedine giuste. Serve tanta fame e voglia di vincere, ma anche molta esperienza tra calciatori e staff tecnico. Sicuramente la squadra attuale ha una buona base da cui partire a cui aggiungere degli innesti in tutti i reparti per poter costruire una squadra solida. Sarà importante avere una panchina all’altezza dei titolari: credo sia stata anche quest’anno la chiave per ottenere la vittoria”.

Negli ultimi giorni si discute tanto sulla possibile conferma o meno di mister Ferraro. Secondo te, nella decisione finale della dirigenza prevarrà maggiormente il notevole percorso in Serie D o la poca esperienza del tecnico in Serie C?

“Scegliere un allenatore non è mai facile. Anche Ferraro è stato una scommessa, fortunatamente vinta. Sono dell’idea che serva un allenatore che conosca bene la categoria e che magari l’abbia già vinta. Ovviamente, la gestione impeccabile del gruppo e della squadra in campo pone delle domande naturali. Sul campo Ferraro merita la riconferma, ma come detto già poco fa la Serie C è tutta un’altra storia. Sono certa che la società farà le giuste valutazioni e sono fiduciosa, qualsiasi decisione prenderanno”.

La scorsa settimana hai avuto la possibilità di poter vedere i lavori al Massimino. Quali sono le tue impressioni?

“Sono stata piacevolmente colpita dall’attenzione e dalla dedizione che si sta mettendo nel cercare di attenzionare i minimi particolari e tutto ciò che serve per dare al Massimino una nuova immagine. Erano decenni che la struttura era abbandonata a sé stessa; adesso finalmente c’è un progetto per dare una nuova anima a quello che poi è lo specchio di una città e di una squadra. Considerati i sacrifici che il Catania SSD quest’anno ha fatto partendo da zero e in assenza di una amministrazione comunale, credo che questi lavori siano un punto di aggregazione tra lo sport e la città nel cercare di avere un’immagine totalmente nuova. Non vediamo l’ora che finisca il campionato per fare in modo che inizino i lavori sul manto erboso e poi ovviamente l’appuntamento è rimandato a settembre, quando avremo la possibilità di vedere la maggior parte degli interventi messi in atto, anche se la fine degli stessi è prevista per febbraio 2024”.
 


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