Abbiamo fatto due chiacchiere con Alessandro Di Maria per fare una attenta analisi di quest'ultimo campionato di Promozione che lui ha vissuto sulla panchina del Santa Venerina, neopromossa che ha dato il massimo con un organico composto per lo più da under. 
 

Alessandro Di Maria
Alessandro Di Maria 

Mister Di Maria che stagione è stata?
Una stagione positiva in cui ci siamo divertiti, dove si è formato un gruppo granitico che ha risposto a molte difficoltà extra campo e a quelle classiche di campo. Personalmente avevo bisogno di una stagione di questo tipo, dove bisognava coinvolgere dei ragazzi giovanissimi, che per certi versi erano fuori dai progetti principali e coinvolgerli in una missione salvezza non facile. Per me era una sfida iniziare una stagione con una neopromossa che per la sua seconda volta si trovava ad affrontare il campionato di Promozione. Da appassionato di settore giovanile dovevo solamente fare mente locale e raccogliere le informazioni degli ultimi anni, poi insieme ai collaboratori della società,  lo staff e con qualche amicizia nel mondo del calcio si doveva fare in modo che i ragazzi, i nostri giovani, raccogliessero la sfida. Una rosa composta da14 under su 22 la collocazione dei senior doveva rispondere a giocatori con determinate caratteristiche che potessero supportare tecnicamente e umanamente l’inserimento e la crescita dei ragazzi. La stagione poi nel corso dell’anno ha subito un forzato ringiovanimento durante il mese di dicembre comportando un ulteriore abbassamento dell’età media a 20.8 anni. Insomma dopo tanti anni di militanza in squadre che puntavano a obiettivi di alta classifica e con rose sempre ampie con vasta scelta di giocatori, bisognava mettersi nel campo e lavorare. Il risultato finale è stato ottimo con una salvezza tranquilla ed il raggiungimento dei quarti di Coppa Italia che non abbiamo potuto onorare come volevamo per la ristrettezza della rosa e per la coincidenza con un momento molto delicato che attraversava la società”.

DI Maria: “Una soddisfazione giocare con una squadra giovane che ha raccolto la sfida”

 

Rispetto agli altri che campionato di Promozione è stato.. dando uno sguardo anche agli altri gironi?
Il girone C di Promozione quest’anno era davvero molto forte, vedeva il convolgimento delle province di Messina, Catania, Enna, Caltanissetta ed Agrigento che rappresentava per il campionato di Promozione una novità rispetto agli anni precedenti, con la presenza di compagini agrigentine veramente forti ed organizzate oltre alle conosciute furante gli ultimi  anni Ennesi e Nissene. Questo comportava un notevole sforzo per affrontare delle trasferte a volte proibiitve e anche nella preparazione delle gare stesse per la difficoltà oggettiva all’analisi pregara, anche questo è stato motivo di crescita. Alla fine come spesso accade i valori tecnici e la classifica finale a mio parere risulta veritiera dei valori delle squadre e delle loro performance. Il girone A molto combattuto e rocambolesco nella parte finale dove il Montelepre ha perso la vetta alla fine della stagione nei confronti del Bagheria  e la finale play off con il Kamarat  che arrivava del girone C mentre Regina Mundi e Borghetto sono arrivati alla fase finale della coppa Italia. Il girone B è stato affascinante nella sfida tra Messana e San Fratello entrambe alla fine sono state promosse sfidandosi anche in finale di coppa Italia, entrambe con merito dopo una stagione esaltante mentre per la parte bassa della classifica la quota salvezza è stata la più bassa dei 4 gironi e fa capire il livello medio del resto del girone. Il girone D dopo tanti anni dove si è assistito ad un livello veramente alto quest’anno a mio parere è da considerare il girone meno combattuto  per quanto riguarda il livello medio anche se ha registrato l’ottimo campionato del Priolo con il suo progetto giovani che è uno dei progetti più belli degli ultimi anni. Il Niscemi ha vinto con molte giornate di anticipo con il distacco più ampio tra prima e seconda classificata.

Chi l'ha più sorpresa?
Nel nostro girone le sorprese a mio parere sono il Santa Venerina e il Villarosa altra compagine molto giovane che praticava un bel calcio. L’altra sorpresa più che altro è una constatazione che riguarda il nuovo assetto molto interessante che ha dato la lega e nella fattispecie gli anni differenti di utilizzo di under tra eccellenza e promozione, questo ha comportato una forte migrazione dei 2005 verso la promozione e dei 2006 verso l’eccellenza. Ottima intuizione della LND a mio parere alla lunga potrebbe portare dei benefici tecnico /economici se si dovesse continuare sulla strada dell’obbligo degli under”

Di Maria: “Futuro? Sarà una scelta fatta con attenzione”

E' possibile già parlare di futuro?
Dopo la splendida stagione ho ricevuto da parte della società apprezzamenti e richiesta di proseguire il percorso, una cosa che avrei fatto con grande piacere perché ho conosciuto brave persone che mi hanno dato fiducia e si sarebbe potuto preoseguire con la pianificazione partendo da uno zoccolo duro. La situazione di difficoltà della società avuta durante l’anno sta portando ad un coinvolgimento di ulteriori forze finanziari che giustamente possono avere altre idee di pianificazione negli uomini e nei piani quindi dovrò guardarmi intorno e valutare altre proposte che mi sono arrivate. Una su tutte mi sta mettendo in grande difficoltà perché si tratterebbe di fare quello che ho nel mio cuore da un pò di anni tornare nel settore giovanile. Dovrò fare una valutazione attenta e razionale”. 

Leggi anche: https://www.losportweb.com/news/305996926470/il-21-giugno-a-lentini-il-1-memorial-margaret-spada

Di Maria tra la promozione ed un lavoro con i giovani 


💬 Commenti