Lutin e Alonso (foto ufficio stampa Meta Catania Bricocity)
Lutin e Alonso (foto ufficio stampa Meta Catania Bricocity)

Pescara. Prova di maturità per la Meta Catania che batte Pescara con orgoglio e determinazione. Rialza finalmente la testa con grande orgoglio la compagine allenata da coach Carmine Tarantino. 
La Meta Catania Bricocity scaccia così il momento nero, con una splendida qualificazione al “Palarigopiano” contro il Pescara dell'ex Italo Rossetti. 
Successo che consegna il passaggio del turno alla formazione rossazzurra pronta adesso a giocarsi i quarti di Coppa Italia ultimo step verso la nuova formula Final Four.

Primo turno eliminatorio e obiettivo quarti di finale. La reazione di carattere degli etnei passa ancora da Pescara, dopo la pesante sconfitta in campionato di qualche giorno addietro. Gara da dentro-fuori per accedere al turno successivo.

Tarantino ritrovava il capitano Carmelo Musumeci, poi fiducia a Dovara tra i pali e roster iniziale completato da Bocao, Pulvirenti e lo spagnolo Alonso. Meta Catania

Dovara subito elettrico, presente e reattivo a coprire i pali nei primi due tentativi di Pescara. La risposta della Meta Catania sul piede destro di Pulvirenti che non riusciva davanti a Montefalcone a gonfiare la rete avversaria. Gara bloccata, Meta Catania Bricocity però aggressiva soprattutto nel cercare di rubare palla e ripartire: proprio Spellanzon dopo sei minuti rubava il tempo e si involava verso la porta, ma veniva steso da Montes. Rosso per il giocatore di Pescara e tre minuti di superiorità numerica importanti. I rossazzurri sfruttavano subito la ghiotta occasione con Nelson Lutin perfetto nel pescare la porta e consegnare un urlo liberatorio del vantaggio. Pescara non reagiva, frenata anche dalla pressione ed aggressività della Meta Catania Bricocity e da un Pulvirenti uomo ovunque nei raddoppi. Al minuto otto la super occasione per Musumeci sull’assist di Alonso, ma il piattone usciva di un nulla a porta sguarnita. La gara si accendeva con il tentativo anche dei padroni di casa che sfioravano sul capovolgimento di fronte il pareggio. Gara viva e ritmi che si alzavano: Spellanzon chiamava alla respinta Montefalcone, mentre di misura Nelson Lutin stavolta non riusciva prima ad arrivare bene al tocco sul secondo palo e due minuti più tardi in contropiede, innescato da Spellanzon, angolava troppo la mira sull’uscita del portiere. A otto dalla fine però Pescara trovava il pari grazie alla grande giocata-girata di Caruso che sorprendeva tutti. La Meta Catania Bricocity però non smarriva lo spartito e tornava in vantaggio grazie all’azione perfetta innescata da Musumeci e Bocao e chiusa in gol da Alonso, 1-2. A due minuti dalla fine, per Pescara era ancora Caruso l’uomo pericoloso, ma Dovara ancora presente chiudeva la porta beccandosi poi un calcetto veniale dallo stesso Caruso, graziato dal solo giallo, che alzava la tensione della gara.  Nei secondi finale Pescara sfiorava il pareggio dopo un errore in uscita degli etnei.

La formazione di Tarantino rientrava sempre sul pezzo e concentrata. Dopo appena due minuti un +2 fondamentale, grazie alla ripartenza della Meta Catania con il capitano Musumeci a triplicare sotto porta per la terza rete, 1-3. Controllava la gara il team etneo e crono che trascinava il match fino a metà ripresa con gli ultimi dieci minuti da giocare. Pescara a otto dal termine coglieva un palo clamoroso e sulla ripartenza succedeva di tutto: prima Musumeci costringeva al fallo dal limite, e quinto fallo per gli adriatici, Micheletto, poi ancora Musumeci con un colpo di testa chiamava alla parata fuori dall’area Montefalcone a cui scattava il rosso diretto. Mammarella in porta e tiro libero per i rossazzurri: palo di Musumeci e sulla ribattuta fallo netto alle spalle del capitano della Meta Catania per il più classico dei rigori. Ansia per Musumeci che usciva zoppicando, botta forte al polpaccio, ma super occasione dal dischetto per Spellanzon che spiazzava e siglava il +3 per il roster di Tarantino. Pescara, a sei dalla fine, cercava la rimonta con il powerplay la rimonta, ma la Meta Catania alzava muro difensivo e le mani di Dovara chiudendo i tentativi degli adriatici. A tre dalla fine due super parate di Mammarella a chiudere la traiettoria del possibile quinto gol da parte di Alonso. Pescara chiudeva trovando il secondo gol della serata e per fortuna il rosso a Vaporaki non scalfisce la vittoria, perché Daniele Dovara parava ancora l’ultimo tentativo ed impreziosiva la sua prestazione trovando anche la rete del 2-5 direttamente dalla sua area. A tempo scaduto la zampata ancora di nelson Lutin doppietta personale e sirena finale suono più bello per i colori rossazzurri. Applausi e qualificazione. La Meta Catania Bricocity batte Pescara nettamente e vendica la sconfitta in campionato portando a casa la qualificazione grazie ad una gara giocata bene e dominata nei momenti decisivi dagli uomini di Tarantino. Una sterzata importante e una ventata di positività necessaria per riprendere il cammino.

Di seguito il tabellino della gara:

FUTSAL PESCARA-META CATANIA 2-6 (1-2 p.t.)
FUTSAL PESCARA: Montefalcone, Rossetti, Murilo, Bukovec, Coco, Montes, Micheletto, Caruso, Fatiguso, Petrov, Patricelli, Mammarella. All. Despotovic

META CATANIA: Dovara, Pulvirenti, Alonso, Bocao, Musumeci, Podda, Silvestri, Spellanzon, Lutin, Vaporaki, Corallo, Tornatore. All. Tarantino

MARCATORI: p.t. 6'19" Lutin (C), 12'41" Caruso (P), 16'51" Alonso (C),  s.t. 2'58" Musumeci (C), 11'56" Spellanzon (C), 19'02" Murilo (P), 19'48" Dovara (C), 19'59" Lutin (C)

AMMONITI: Caruso (P), Alonso (C), Pulvirenti (C), Rossetti (P), Vaporaki (C), Bocao (C), Micheletto (P), Murilo (P)

ESPULSI: Montes (P), Montefalcone (P), Vaporaki (C)

ARBITRI: Nicola Maria Manzione (Salerno), Alessandro Cannizzaro (Ravenna) CRONO: Gianluca Rutolo (Chieti)


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