Quasi agli sgoccioli ormai della stagione 2023-2024 facciamo un il punto sul calcio giovanile e non solo, con Pierpaolo Alderisi Coordinatore tecnico delle rappresentative regionali Lnd Sicilia  (U15,U17,U19 e U23 femminile),Tecnico dell’U19 regionale e osservatore per la Sicilia delle rappresentative nazionali.
Un “focus” con il tecnico Alderisi che ci offre una visione totale sul livello del nostro calcio giovanile, della crescita e del lavoro certosino svolto negli ultimi anni dalla Lnd Sicilia e dal presidente Sandro Morgana. 

Alderisi focus sul calcio giovanile in Sicilia
nella foto Pierpaolo Alderisi

Come giudica questa stagione 2023-2024 per i giovani calciatori siciliani e del calcio giovanile?
"La nascita, tanto auspicata, dei tornei regionali élite U15 e U17,ha portato ad un innalzamento dei livelli formativi.
La formazione di un giovane calciatore, a mio modo di vedere, non si limita soltanto alla sfera prettamente tecnica, ma si realizza pienamente solo se tocca anche altre aree di apprendimento e maturazione. Mi riferisco a quella fisico-atletica, a quella tattico-cognitiva e non ultima a quella caratteriale-emotiva. Per un giovane, per i suoi percorsi di apprendimento, reputo sia determinante giocare tante gare in stagione. Se poi queste gare presentano livelli di difficoltà elevati, come avviene di fatto nei campionati élite, tali percorsi diventano velocemente funzionali. E siamo appena al primo anno. Credo che negli anni a venire i tornei élite diventeranno progressivamente sempre più impegnativi, perché vi si attesteranno stabilmente solo le Società maggiormente organizzate e che sapranno programmare con visione e lavorare con competenza. Nell’U19 invece, anche quest’anno, si è assistito alle ataviche difficoltà dei giovani ad inserirsi con continuità nel circuito delle prime squadre
un po’ per lacune formative dei ragazzi stessi ma soprattutto perché qui in Sicilia (a differenza della maggior parte delle regioni del centro-nord), si fa una fatica incredibile a cambiare cultura e mentalità rispetto al lavoro con i giovani. Esistono, sia in Promozione che in Eccellenza, pochissime società virtuose in tal senso, ma al momento rappresentano solo rare eccezioni che confermano questa tristissima e arcaica regola non scritta".

Alderisi: “I giovani trovano difficoltà a trovare spazio tra Promozione ed Eccellenza. Pochissime le società virtuose”

Ancora una volta al Torneo delle Regioni la sua squadra si è contraddistinta, ma bene anche le altre compagini.
“Senz’altro. Questo è stato l’anno zero del nuovo progetto della Lnd Sicilia e credo che siano state gettate delle basi solide sulle quali continuare a lavorare. L'U19 ha fatto bene. Ne sono contento soprattutto per i calciatori che la componevano e che hanno rappresentato la Sicilia nel migliore dei modi sia dentro che fuori dal campo. Tutti ragazzi splendidi. Si è superato un girone eliminatorio molto difficile, e si è arrivati tra le prime otto d’Italia uscendo solo contro il Piemonte (squadra che ha poi vinto il titolo) in una gara molto equilibrata, che ci ha visto anche andare in vantaggio con pieno merito. L'U15 è stata davvero tanto sfortunata. È uscita dalla manifestazione senza perdere neanche una gara ed esprimendo un ottimo calcio. Bene l'U17 che fino all’ultima gara, anche perdendo di misura, avrebbe ottenuto il pass al turno successivo. L'U23 femminile è un gruppo in rifacimento che si è comunque contraddistinto per impegno e lealtà”.

Alderisi: “Morgana crede fortemente nel progetto delle rappresentative. Tante le figure che lavorano per dare visibilità ai talenti più meritevoli del territorio”.

Un lavoro dettagliato quello voluto dalla Lnd Sicilia che migliora di anno in anno.
"Il presidente Morgana ha dimostrato di credere molto nel progetto delle rappresentative e sono certo, continuerà a sostenerlo. A parte i tecnici bravi e preparati, sono tante le figure che lavorano sul progetto delle rappresentative regionali.
Dall’area scouting a quella amministrativa, da quella organizzativo-logistica e dirigenziale a quella dell’analisi video, dall’area medica a quella dei preparatori fisici e dei portieri senza dimenticare il prezioso comparto della comunicazione.
Tutte persone capaci e meravigliose che mi sento di ringraziare pubblicamente. Tutti insieme ci spendiamo quotidianamente e senza sosta con l’unico obiettivo di dare visibilità ai talenti del territorio maggiormente meritevoli".

Secondo lei cosa si può cambiare per avere una prospettiva migliore?
“Il settore femminile, anche grazie alle politiche degli ultimi anni, instaurate da questo comitato regionale, sta crescendo e crescerà in maniera esponenziale sia in termini di quantità che di qualità. Per quanto riguarda U15 e U17, come detto sopra, il trend di miglioramento qualitativo innescato quest’anno con l’introduzione dei campionati élite, porterà grandi benefici sin dal prossimo futuro. Resto un po’ pessimista sull’U19 a meno che non si possa cambiare rotta strutturando campionati juniores con più gare e che durino più a lungo in stagione, o magari ancora, introducendo in via sperimentale un torneo U23 che possa rappresentare un ponte ideale tra il calcio giovanile e quello degli adulti".

Nella sua ormai trentennale esperienza di tecnico, per diversi anni ha condotto delle prime squadre. Quando la rivedremo nuovamente guidare proprio una prima squadra?
"In questi anni ho ricevuto diverse offerte professionali da parte di prime squadre e non nascondo il fatto che la cosa mi abbia sempre fatto piacere. Tuttavia al momento, com’è mia abitudine, sono molto concentrato sugli incarichi che la Federazione mi ha affidato i quali mi assorbono e stimolano molto al contempo.
Il mondo del calcio è affascinante ma anche molto strano.
Vedo tanti tentativi (più o meno discutibili) di rincorsa a questa o quell’altra panchina. Personalmente non sono pervaso da questa “smania” … anzi ….sono legato nostalgicamente a quell’idea che sia una società che debba contattare un allenatore e mai il contrario. Giusto o sbagliato che sia sia questo è il mio pensiero e a questo mi attengo in maniera convinta e scrupolosa.
In certi “circuiti” del resto non mi sentirei per nulla a mio agio.
Ad ogni modo, per il mio futuro calcistico non mi sento di escludere nulla. Ma una certezza ce l’ho: a determinarlo sarà una telefonata in entrata e non una in uscita". 

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