Dal Campo Rosso al 20x10: L’Impronta del Tennis nel Padel Italiano
Doppia Carriera, Doppio Talento

Durante la mia attività di giudice arbitro federale della FITP, mi trovo spesso a dirigere competizioni sia di tennis che di padel. In queste occasioni, non è raro assistere a discussioni animate tra chi sostiene l'assoluta autonomia del padel dal tennis e chi, al contrario, evidenzia il valore aggiunto che un pregresso agonistico di buon livello nel tennis può apportare al gioco tra le pareti. Questa osservazione, maturata direttamente 'sul campo', ha acceso in me la necessità di un'analisi più approfondita, che possa offrire una visione chiara e basata sui fatti di questa interessante intersezione tra due sport apparentemente simili, ma con dinamiche proprie

Premessa necessaria: questo articolo non vuole essere un elogio di uno sport rispetto a un altro, né ha l’intento di alimentare paragoni sterili tra tennis e padel. Al contrario, ciò che segue è un approfondimento tecnico basato su dati oggettivi, volto a comprendere le interazioni tra due discipline sorelle, analizzando quanto e come l’esperienza nel tennis influenzi il rendimento nel padel ad alto livello.

Tennis e padel hanno in comune molte cose: la racchetta, il campo diviso dalla rete, la palla. Ma le differenze strutturali – dimensioni del campo, presenza di vetri, tattica di gioco – rendono la transizione da uno sport all’altro non automatica. Eppure, sempre più giocatori d’élite del padel italiano provengono dal tennis. Perché?
A partire da questa domanda, è stato condotto questo studio sui dati ufficiali della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) relativi alle classifiche aggiornate ad aprile 2025. L’analisi, ha preso in esame i primi 40 giocatori del ranking nazionale FITP e i primi 15 giocatori di seconda fascia (atleti promettenti alle porte della top nazionale).
Risultati principali dello studio
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55% dei primi 40 giocatori proviene da una carriera tennistica (di cui molti con classifica FIT di seconda categoria o ranking ATP/ITF).
- Nella seconda fascia, la percentuale di ex tennisti è 53,33%, molto simile.
- In alcuni casi, l’origine tennistica si è evoluta in una transizione completa e vincente nel padel; in altri, l’adattamento è stato più lento ma comunque efficace.
Questi numeri suggeriscono una correlazione importante: il background tennistico sembra offrire un vantaggio competitivo nel padel, specialmente in fase di apprendimento e crescita tecnica. Alcuni motivi:
- maggiore esperienza nella gestione degli scambi lunghi e nella lettura del gioco;
- velocità di esecuzione, anticipazione e preparazione atletica più strutturata;
- conoscenza degli effetti e dei tempi della palla;
- solidità mentale e abitudine alla competizione individuale.
Il fattore italiano
Un altro dettaglio rilevante emerge dallo studio: tutti gli ex tennisti presenti nelle due fasce analizzate sono italiani, mentre la maggior parte degli altri giocatori ha origini straniere. Questo potrebbe evidenziare un modello di sviluppo nazionale in cui il padel, più che partire da una base autonoma, si appoggia a una solida tradizione tennistica per alimentare il suo vivaio d’eccellenza.
Il fattore economico e il potenziale inespresso
È anche importante sottolineare un altro aspetto spesso trascurato: la scelta di molti top player del tennis di non avvicinarsi al padel non è sempre dettata da un’incapacità tecnica o tattica, ma più probabilmente da una scarsa attrattiva economica.
Il padel, pur in crescita esponenziale, non offre ancora i guadagni dei circuiti internazionali strutturati del tennis professionistico. Per questo motivo, numerosi ex tennisti di alto livello si avvicinano al padel solo dopo aver concluso la carriera, quando il focus si sposta su nuovi stimoli o obiettivi sportivi meno legati alla competizione internazionale, infatti la percentuale di giocatori over del campione analizzato è altissima.
Ma se anche solo una piccola percentuale di tennisti professionisti di vertice – dotati di genetica superiore, preparazione tecnica raffinata, mobilità e visione di gioco – decidesse di convertirsi al padel nel pieno della propria carriera, con ogni probabilità, secondo queste statistiche, riuscirebbe a raggiungere in breve tempo i massimi livelli. Un parallelo utile è quello con alcuni calciatori o giocatori NBA che, in allenamento, sfiorano record di atletica – nella velocità, nei salti, – ma non considerano una carriera nell’atletica leggera, semplicemente perché mancano motivazioni economiche e visibilità globale.
Il talento è abbondante, ma si indirizza dove esistono opportunità. Il padel in Italia, se vorrà attrarre una nuova generazione di campioni “di primo corso” e non solo atleti di transizione, dovrà investire su questo fronte.
Gemma Triay, attuale numero 1 del mondo nel padel, in un'intervista ha dichiarato:
“Ho cominciato a giocare a tennis prestissimo, a 4 anni, e l’ho lasciato quando ne avevo 19. All’epoca decisi di trasferirmi da Minorca a Barcellona per studiare Lingue e smisi completamente di fare sport. Dopo un paio d’anni, però, mi mancava il senso di competizione, il sapore della sfida, e mi feci coinvolgere dal padel. Era il 2013 e in Spagna, al contrario di molti altri Paesi europei, questa disciplina era già molto conosciuta…”
"Qualche anno fa, il padel non era strutturato e non era uno sport di prima scelta. Molti giocatori provenivano dal tennis, ovviamente. Oggi le cose stanno cambiando, i bambini iniziano il loro percorso sportivo giocando a padel. Spero e credo che questo processo evolverà sempre di più. Presto sarà ancora più naturale vedere un ragazzo o una ragazza intraprendere questa strada... È questione di tempo. E per me è motivo di orgoglio essere una figura chiave, è bello avere l'opportunità di ispirare le prossime generazioni."
Questa citazione, sebbene non affermi direttamente che i tennisti abbiano un vantaggio, riconosce come molti dei primi giocatori di padel di alto livello provenissero dal tennis.
Roberta Vinci, ex tennista italiana di altissimo livello, con un best ranking al numero 7 del mondo in singolare e numero 1 in doppio, dopo una brillante carriera nel tennis conclusasi nel 2018, ha intrapreso la carriera nel padel a livello professionistico nel 2022 arrivano fra le prime 100 del mondo.
Questo passaggio di una tennista con un palmarès così importante al padel professionistico è un esempio lampante di come le abilità sviluppate nel tennis, come la tecnica di volée sopraffina, il tocco, la visione di gioco e la preparazione atletica, possano essere un valore aggiunto significativo anche nel padel di alto livello.
In diverse interviste, la stessa Vinci ha sottolineato come la sua esperienza tennistica le abbia fornito una base importante per affrontare questa nuova sfida sportiva. Sebbene il padel abbia le sue specificità, la sua transizione dimostra come un tennista professionista possa competere con successo anche nel padel di alto livello.
A testimonianza di questa sinergia tra i due sport, possiamo citare altri casi emblematici sia nel maschile che nel femminile. Il più celebre è senza dubbio quello di Marta Marrero, capace nel 2000 di arrivare ai quarti di finale del Roland Garros a soli 17 anni e poi approdata nelle prime 50 della classifica WTA, prima di un prematuro ritiro a fine 2009 seguito dall’approdo al padel. La giocatrice di Gran Canaria, infatti, ha impiegato relativamente poco per affermarsi nel mondo della pala: nel 2014 il primo titolo nel vecchio World Padel Tour, due anni più tardi l’approdo al numero 1 della classifica mondiale. E oggi, a 42 anni e con una (recente) maternità alle spalle, è ancora numero 35 del ranking.
Tuttavia, anche senza arrivare ai livelli raggiunti dalla Marrero, fra le attuali prime 100 del ranking FIP sono numerose le giocatrici con un passato da tenniste nella classifica WTA, seppur tutte rimaste lontano dalle posizioni di vertice. In termini di best ranking con la racchetta, la migliore fra le attuali top-100 è stata un’italiana, la giocatrice della nazionale Emily Stellato, con un passato da numero 364 in singolare e addirittura un titolo nel circuito maggiore in doppio, nel 2004 a Palermo con Adriana Serra Zanetti. Seguono la portoghese Ana Catarina Nogueira (383 nel tennis, poi capace di vincere un titolo nel circuito maggiore di padel, nel 2019 al Master WPT di Madrid con l’attuale numero uno Paula Josemaria), l’olandese Marcella Koek (396) e la francese Alix Collombon, top-30 con la pala dopo essere stata numero 457 WTA.
Un passato nel tennis internazionale anche per l’altra top-30 Ksenia Sharifova (numero 774 come miglior classifica) come per la francese Carla Touly (558) e anche per altre tre top-100 azzurre: Carolina Orsi (849 WTA), Giorgia Marchetti (best ranking WTA singolare a ridosso delle prime 500 e in doppio al n.143) e Chiara Pappacena (1.153 WTA). Da segnalare anche l’ottimo passato da tennista di Giulia Sussarello (n.488 Wta), a lungo la giocatrice simbolo del nostro movimento, e naturalmente di Roberta Vinci, l’unica delle grandi del tennis a essersi dedicata seriamente al padel, seppur per un breve periodo. Il suo caso dimostra che, pur partendo con basi tecniche di altissimo livello, ha impiegato meno di un anno per entrare tra le prime 100 del mondo del padel e in nazionale, dopo aver iniziato a metà 2021.
Detto delle donne, la transizione tennis-padel è ricca di casi anche nel maschile, seppur nessun ex tennista sia riuscito ad avere una (doppia) carriera di successo sui livelli della Marrero. Oggi, fra i primi 100 del ranking FIP il giocatore coi migliori trascorsi da tennista è il belga Clement Geens (n. 245 ATP nel 2016). Notevole anche il passato dello svedese Daniel Windahl (n. 55 del mondo a livello juniores). Hanno avuto classifica ATP anche i fratelli portoghesi Nuno e Miguel Deus. Un altro caso da ricordare è quello di Miguel Semmler (n. 514 ATP).
Fra i padelisti azzurri, invece, il migliore ex tennista è Riccardo Sinicropi (n. 430 ATP nel 2015). Lo stesso obiettivo che ha fissato da poco, ma in Francia, il tennista-youtuber Jules Marie (n. 203 ATP come best ranking), promettendo di volersi dedicare al padel per arrivare tra i primi 10 del suo paese. Sarà interessante seguirne il percorso."
In Conclusione
Questa analisi, fondata su dati concreti, non vuole dettare una regola, ma fotografare una realtà: in Italia, il padel competitivo si alimenta fortemente di atleti con background tennistico.
Tuttavia, al di là del dato statistico, emerge una riflessione più ampia: il potenziale umano e tecnico per alzare ulteriormente il livello del padel è vastissimo, ma solo una parte di esso viene oggi intercettata, soprattutto per motivi economici e di visibilità.
Comprendere queste dinamiche è fondamentale non per mettere a confronto due sport, ma per costruire un sistema più aperto, attrattivo e interconnesso. Perché capire le somiglianze è altrettanto importante che valorizzare le differenze.
Elenco dei Top 40 giocatori FITP (aprile 2025)
- PATINIOTIS ROJAS, ARIS HOMERO (Straniero, Padel)
- DOMINGUEZ, FACUNDO GASTON (Straniero, Padel)
- CREMONA, SIMONE (Italiano, Tennista, Ex 2.4)
- PERINO, DENIS TOMAS (Straniero, Padel)
- ABBATE, FRAVIO (Italiano, Tennista, Ex 2.6)
- CASSETTA, MARCO (Italiano, Tennista, Ex 3.2)
- MONTIEL CARUSO, ALVARO (Straniero, Padel)
- ENZO, JENSEN (Straniero, Padel)
- GRAZIOTTI, GIULIO (Italiano, Tennista, Ex 2.4)
- DI GIOVANNI, LORENZO (Italiano, Tennista, Ex 2.3)
- IACOVINO, SIMONE (Italiano, Tennista)
- GIULIANI, SANTINO (Italiano, Padel)
- OVIEDO BERAZATEGUI, FABIAN (Straniero, Padel)
- MICCINI, GIACOLO (Italiano, Tennista, Ex 1023 ATP)
- DI BENE, JULIAN AMERICO (Straniero, Tennista, Tennista ITF no ATP Argentina)
- TINTI, ALESSANDRO (Italiano, Tennista, Ex ITF 993)
- SINICROPI, RICCARDO (Italiano, Tennista, Ex 430 ATP)
- GALLI, FEDERICO (Italiano, Tennista, Ex 2.8)
- LASGOITY, JUAN MANUEL (Straniero, Padel)
- ROSINGANA, MATTEO (Italiano, Tennista, Ex 2.4)
- CALNEGGIA, CRISTIAN MARCELO (Straniero, Padel)
- REMEDI, NICOLA (Italiano, Tennista, Ex 1267 ATP)
- BULGARINI, LEONARDO (Italiano, Tennista, Ex 2.7)
- DI SALVIA, GIANLUCA (Italiano, Padel)
- LOVASCIO, GIULIO (Italiano, Tennista, Ex 2.8)
- ZECCHINELLI, EDOARDO (Italiano, Tennista, Giocatore ITF, 0 punti ATP solo una finale di Doppio ATP)
- DE LUCIA, FLAVIO (Italiano, Tennista, Ex 2.4)
- LUCCHETTI, ALESSIO (Italiano, Tennista, Ex 3.5 nel 2013)
- SARDELLA, EDOARDO (Italiano, Tennista, Ex 1793 ATP)
- CAPITANI, MARCELO FEDERICO (Straniero, Tennista, Da 4 a 14 giocava a tennis in argentina livello juniores poi a 15 anni passa al padel)
- CATINI, DANIELE (Italiano, Tennista, Ex 1658)
- STRAQUADANI, PIERNICOLA STEVE (Italiano, Tennista, Ex 3.3)
- RUIZ GUTIERREZ, JORGE (Straniero, Padel)
- BARAHONA, JAVIER GONZALES (Straniero, Padel)
- GONZALEZ RODRIGUEZ, JOSE LUIS (Straniero, Padel)
- GIL MORALES, FRANCISCO (Straniero, Padel)
- MOYANO TOLEDO, RAMIRO (Straniero, Padel)
- RICO DASI, JAVIER (Straniero, Padel)
- RICO DASI, JOSE (Straniero, Padel)
- BELLUATI LOPEZ, JUAN CRUZ (Straniero, Padel)
Seconda Fascia (Giocatori Emergenti)
MORGANTI, DIEGO (Tennista)
MAZZETTI, LUCA (Padel)
MICALI, ALBERTO (Tennista)
VACCARI, SIMONE (Tennista, 0 punti ATP doppio)
LICCIARDI, SIMONE (Tennista, Ex 2.6)
GALASSI, FILIPPO MARIA (Tennista, Ex 4.1)
SCARA, FEDERICO (Tennista, 0 punti Doppio ATP)
FERRO, FRANCESCO (Tennista, 3.2 attuale)
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